Si è concluso da pochi giorni il Salone Nautico di Genova
che è iniziato nel segno della crisi, dimostrata anche dal fatto che il
bilancio è di un calo di visitatori del 22% rispetto alla scorsa edizione. Non
mancano comunque dei segnali positivi e il desiderio di adattarsi ai
cambiamenti del mercato in atto.
La presidente della Fiera di Genova Sara Armella sottolinea
come il calo dei visitatori fosse un’evenienza attesa, tuttavia segnala anche
come gli operatori del settore confidino
in una ripresa delle vendite e delle relazioni commerciali soprattutto con il
mercato estero. In quest'ottica si può pensare che anche il commercio di accessori di nautica, in particolar modo di
quelli on line, possa avere nuove possibilità di sviluppo. Le ragioni risiedono
nel fatto che i costi di gestione di un sito e-commerce sono più bassi rispetto
a un negozio tradizionale, per cui anche i prezzi fatti al pubblico possono
essere inferiori e quindi più adatti alle tasche degli italiani in questo
periodo.
Nell'ottica della riduzione dei costi la presidente della
fiera precisa che anche in ambito organizzativo si stanno attuando dei tagli
che tengono conto del nuovo andamento del settore nautico.
Il forte disagio del settore, espresso anche con l’assenza
alla cerimonia inaugurale da parte degli imprenditori, ha trovato ascolto nel
Governo, almeno a livello mediatico, con la presenza domenica del ministro per
lo sviluppo economico, per le infrastrutture e i trasporti Corrado Passera e in
sede inaugurale del viceministro Mario Ciaccia, che si sono detti disponibili a
intraprendere misure a supporto del settore.
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